FASANI UGO.
Desenzano, 5 settembre 1917 - morto nel Giugno del 2013.
Allievo della Scuola Moretto, sotto la guida di Angelo
Righetti e di Mozzoni, studia in seguito, dal 1945 al
1950, presso la Associazione di via Gramsci e frequenta
lo studio di Emilio Rizzi. Nel 1951 è presente ai corsi
di nudo dell’Accademia Carrara, con Achille Funi.
Sono degli anni 1952-1958 i soggiorni a Parigi, Burano,
Venezia durante i quali avvicina Pio Semeghini, Felice
Carena, De Pisis.
Presente in mostre bresciane fin dal sorgere della
Società Arte e Cultura (poi A.A.B.), nelle sale di via
Gramsci partecipa a collettive nel 1946, 1949 e, nelle
stesse sale, si presenta con mostre personali negli anni
1956, 1960, 1967, 1969, 1970 e 1972, aderendo anche al
Gruppo degli artisti Indipendenti.
Nel 1973 apre una propria galleria, in via C. Cattaneo
e, con proprie esposizioni, (1974, 1977) accoglie mostre
di amici.
Nei lavori migliori, Ugo Fasani sa adeguarsi al più vivo
post-impressionismo e raggiunge nella tela penetranti
luci garbate e coerenti “in tonalità appassite, in
armonie trascoloranti autunnali e serali”. Nella sua
produzione dominano due motivi: scene di costume,
maschere dal sapore accademico e ricreanti un mondo
ormai lontano; paesaggi cittadini, panorami collinari e
lacustri, soprattutto dell’Iseo frequentato a fianco di
altri pittori.
Da Mozzoni aveva appreso la tecnica dell’affresco e
alcuni interventi, in questo campo, si possono rilevare:
- Brescia: Palazzo Martinengo, Amore e Psiche, medaglia.
Casa Franchini, La Musica, soffitto; Cariatidi, scalone.
Chiesa di S. Alessandro, Via Crucis. Chiari,
Deposizione, Cappella, S. Trinità, pala.
- Milano, Teatro e Cinema Odeon, Decorazioni.
- Polaveno, parrocchiale, Evangelisti.
Urbino, Chiesa di S. Chiara, abside, Annunciazione e
angeli oranti; Via Crucis.
Nonostante l’assiduo impegno svolto in città e fuori, si
deve giungere al 9 aprile 2005 per ritrovare congruo
numero di dipinti, da Fasani dedicato al Ciclo mariano
ed esposto nella Pieve di Urago Mella. Del complesso
delle pale Giannetto Valzelli così dice: “D’ispirazione
tutto fervidamente mariano il ciclo rappresentativo –
che va dal Riposo in Egitto alla Deposizione di Cristo –
se per un verso ci restituisce il San Giuseppe della
esegesi biblica (giovanilmente aitante, senza bastone
della leggendaria fioritura senile), per l’altro riversa
sul desco dell’Ultima Cena l’eterno miracolo della
transustanziazione e, nella Crocifissione, affida a una
livida arsione di grigio lo strazio di anime e corpi,
prima eleva nel fulgore della Assunzione quel che di
serafici voli risuona in lembi di rosso e azzurro,
quindi nell’estasi della Incoronazione è materia di
spazi, resa dantesca nel beato empireo.
BIBLIOGRAFIA
Nota:
I cataloghi delle mostre personali sono privi di
introduzione.
E. P.(asini), Vernice agli Indipendenti, “Il Popolo”, 2
dicembre 1947.
“Giornale di Brescia”, 22 dicembre 1950.
E. C. S.(alvi), Mostre d’arte, “Giornale di Brescia”, 18
febbraio 1969.
A. MORUCCI, Galleria d’arte, “Biesse”, a. IX n. 89,
febbraio 1969.
L. SPIAZZI, Arte in città, “Bresciaoggi”, 10 dicembre
1977.
R. LONATI, “Dizionario dei pittori bresciani”, Giorgio
Zanolli Editore, 1984.
G. VALZELLI, “Ugo Fasani. Ciclo opere mariane”, Urago
Mella, Pieve, 9 - 25 aprile 2005.
R. LONATI, L’arte sacra di Fasani, il paesaggio di
Baroni, “La Voce del popolo”, 15 aprile 2005.
A. GATTI (a cura di), “Pennini graffianti. Caricature e
satire nel bresciano tra ‘800 e ‘900”, Iseo, Sale
dell’Arsenale, 8 dicembre 2005. |