Botta Vanna.
Brescia - Milano, sec. XX.
Allieva del padre scultore, Vanna Botta
di quell’insegnamento ha tratto il senso della sintesi
che via via ha affinato nel desiderio di penetrare i più
diversi ambienti: interni, un campo, la riva del mare,
un mercatino con le massaie e rustici dalle massicce ma
armoniose sembianze. V’è nelle opere, d’un colorismo
acceso e di lineare impianto, un impegno umano, più che
sociale, che fa maggiormente apprezzare le nitide
composizioni.
Quasi che il messaggio che essa vuol fare
intendere sia sommessamente offerto; trasfigurando e
liricizzando anche i grevi e gravi temi che affronta,
con palese atto d’amore.
BIBLIOGRAFIA
E. MARCIANO, “Galleria ltalia”, Milano, 4
- 16 aprile 1976.
“Galleria A.A.B.”, Brescia, 25 marzo - 6
aprile 1978.
L. SPIAZZI, Arte in città, “Bresciaoggi”,
1 aprile 1978.
E. C. S.(alvi), Le mostre, “Giornale di
Brescia”, 4 aprile 1978.
AA.VV. “Vanna Botta”, Estratto da “Italia
artistica”, Magalini editrice, Brescia, s.d. (1978).
Racchiude: E. Marcianò, L. Valcrio, E. Baccin. Con
bibliografia e nota delle esposizioni.
L. SPIAZZI, Giro dell’arte, “Bresciaoggi”,
6 ottobre 1979.
E.C.S (alvi), Mostre d’arte, “Giornale di
Brescia”, 21 ottobre 1980.
R. LONATI, “Dizionario dei pittori
bresciani”, Giorgio Zanolli Editore, 1984. |